Com’era fatta una Birra IPA Ottocentesca?

Anche se oggi ne sono state proposte molteplici versioni, com’era fatta una birra IPA nell’Ottocento? Come veniva preparata dal birrificio Bow Brewery degli Hodgson?

Birre da Manicomio

La Birra IPA nell’Ottocento

La birra IPA dell’Ottocento era più chiara, secca e amara rispetto alle altre Pale Ale poiché era necessario seguire determinati dettami, quali:

  • la luppolatura doveva essere di 5 libbre e un terzo per barile (circa 2,5 kg di luppolo ogni 164 litri);
  • si aggiungeva del luppolo fresco direttamente nel barile;
  • la varietà di luppolo era l’East Kent Goldings;
  • si selezionavano i malti pale, più chiari e la densità iniziale (O.G.) oscillava tra 1065 e 1080;
  • la gradazione alcolica era del 6,5%, quindi non più alta di quella di molti altri stili dell’epoca;
  • l’elevata attenuazione eliminava quasi ogni residuo zuccherino;
  • la fermentazione avveniva in vasche aperte e la maturazione in botti di legno. Questi due elementi determinavano la contaminazione del mosto da parte di lieviti selvaggi (i brettanomiceti), che andavano ad aggiungere all’aroma di luppolo dei distintivi sentori di cuoio;
  • il prezzo era doppio rispetto a quello delle birre Porter e Mild, e in generale di tutte le altre. Ecco perché, erano molto apprezzate e andavano molto di moda tra le classi benestanti, che le usavano per distinguersi dalla massa.
Birre da Manicomio

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