Le origini delle Birre IPA

Le novità in fatto di birra non finiscono mai e, negli ultimi anni, tra le più apprezzate ci sono le birre IPA (da leggere aipiei), ossia India Pale Ale. Per conoscere le origini è necessario fare un salto indietro, ai primi anni dell’Ottocento. Ma prima di addentrarsi nella storia della bevanda, chi fu l’ideatore delle Birre IPA?

Birre da Manicomio

Anche se nessun birraio reclamò mai la paternità della scoperta di un nuovo stile più alcolico e più luppolato, l’origine della birra artigianale IPA è accreditata al birraio Hodgson, che scoprì il processo di produzione di una bevanda adatta per le Indie Occidentali e che, sotto il nome di India Pale Ale, monopolizzò il mercato indiano di birra inglese. Il birrificio in cui fu prodotta la Pale Ale per la prima volta fu l’ Old Bow Brewery.

La nascita delle birre IPA

Nell’ Ottocento la beer più bevuta dai lavoratori inglesi era la Porter, scura e ben luppolata. Al contrario, richiedendo una Ale sarebbe stata servita una Mild. Se la Porter si caratterizzava per la fermentazione del malto d’orzo e veniva aromatizzata esclusivamente con il luppolo, la Ale, era stata prodotta con una fermentazione a base di cereali, in cui però non veniva necessariamente aggiunto il luppolo. Il termine Mild, che significa dolce, mite e blando era nato per indicare una birra più chiara e meno amara.

E’ proprio da una costola delle Ale che nascono le Pale Ale, di colore più chiaro e più luppolate rispetto alle prime, chiamate Bitter e a cui fa riferimento la Birra artigianale IPA. Le birra più di successo erano quelle prodotte nella cittadina di Burton Upon Trent, nello Staffordshire, poiché l’acqua dei pozzi era particolarmente ricca di solfati e tale peculiarità esaltava le caratteristiche dello stile.

Ogni birrificio produceva Bitter diverse, da quelle più leggere a quelle più forti. La versione più estrema era la Stock Pale Ale, piuttosto luppolata e di gradazione alcolica più elevata, da far maturare 12 mesi. Essendo più costose delle Porter o delle Mild erano consumate specialmente dalle classi benestanti.

Tuttavia le Pale Ale veniva prodotte anche in altre zone, specialmente nell’estremità orientale di Londra, al confine fra Middlesex ed Essex, la Bow Brewery, fondato da George Hodgson e condotto dal figlio Mark Hodgson, era uno dei minuscoli birrifici che si cimentava in queste produzioni. La sua fortuna fu quella di essere ubicata vicino ai moli dove attraccavano le navi della Compagnia delle Indie Orientali, che portava spezie e materie prime dalle colonie asiatiche. Per affrontare il viaggio di ritorno i commercianti riempivano la stiva di beni da rivendere ai coloni e, tra le varie merci, c’era anche la birra.

La Birra IPA viene definita come la miglior birra mai bevuta dai coloni inglesi

La Compagnia acquistava la birra del birrificio Bow Brewery perché era poco interessata a rivendere in India nomi altisonanti e ricercava il prezzo più conveniente. Oltre alla Porter e a una Pale Ale leggera, il birrificio dalla fine del ‘700 fece spedire anche la Stock Pale Ale, che fece letteralmente impazzire i colori, poiché, nel corso dei tre/quattro mesi di viaggio, tra i cambiamenti di temperatura e gli sballottamenti della traversata, arrivò a destinazione in una condizione simile a quella conseguente ad una maturazione di diversi anni. I coloni la ritennero la miglior birra mai bevuta. In questo modo la birra IPA ebbe un enorme successo.

Nel 1821, la conduzione del birrificio passò nelle mani di Frederick Hodgson e Thomas Drane, che decisero di curare personalmente le spedizioni. Di conseguenza la Compagnia si rivolse a Samuel Allsopp, uno dei birrai più famosi di Burton, che dovette replicare la birra artigianale IPA prodotta da Hodgson. Egli vi riuscì e nel 1822, salpò per l’India la prima Pale Ale di Allsopp. Ben presto fu seguito dalle birre prodotte da altri famosi birrifici di Burton, come Bass e Salt.

La rapida diffusione delle Birre IPA

Negli anni successivi, l’esportazione di India Pale Ale – si comincia a usare tale dicitura dal 1829 per indicare le Pale Ale destinate ai coloni inglesi – è dominata da Bass, seguito da Hodgson e da Allsopp. In questo modo la Bass Pale Ale divenne uno dei brand di maggiore successo del periodo.

Un momento fondamentale per la storia delle Birre IPA è nel 1839, quando arrivò la ferrovia a Burton Upon Trent e ciò permise collegamenti nazionali molto più rapidi e un trasporto più sicuro della bevanda. Questo permise il dominio definitivo dei birrifici di Burton su quel segmento di mercato.

Il declino delle Birre IPA

Con l‘inizio del Novecento cominciò il lento declino dello stile, infatti lo scoppio la Prima Guerra Mondiale comportò un incremento del costo delle materie prime e della tassazione per sostenere lo sforzo bellico. Di conseguenza i birrifici inglesi cominciarono a ridurre il grado alcolico delle proprie birre per pagare meno imposte.

Le India Pale Ale erano quindi paragonabili a delle Extra Special Bitter o, addirittura, in alcuni casi alle Best Bitter. Inoltre i gusti dei consumatori mutarono, infatti smisero di ricercare le birre più amare. La situazione in calo continuò anche con la seconda guerra mondiale: i giorni di gloria delle IPA erano ormai finiti. 

Le Birre IPA oggi

Il ritorno delle birre IPA lo si deve al Rinascimento birrario americano cominciato a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 del 900. Bert Grant, scozzese che cominciò a produrre birra nel 1982 a Yakima, fu uno dei primi pionieri della moderna American IPA (AIPA) e il fondatore del primo brewpub americano dall’epoca del proibizionismo. Propose una birra molto luppolata utilizzando varietà americane, coltivate negli stati di Washington, Oregon e nord della California.

Tuttavia, in seguito, la birra a cui si ispirarono i birrai americani per la rinascita delle IPA fu la Celebration Ale di Sierra Nevada, lanciata nel 1981. Quindi quasi quarant’anni fa si gettarono le basi per la moda che, negli ultimi anni, si è imposta nel mondo della birra artigianale.

Dalla Birra IPA originale sono nate molte altre sotto-categorie, diffusi negli Stati Uniti e poi nel Vecchio Continente, Italia compresa, come:

  • Double IPA,
  • Imperial IPA,
  • Black IPA,
  • White IPA;
  • Rye IPA.
Birre da Manicomio

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